Il Pilone dei Pich

Un pomeriggio di festa per l’inaugurazione in borgata Pich del pilone votivo dedicato alla Madonna delle Grazie.

Il pilone della Modonna Delle Grazie di Cristina Costanzo
Il quaderno dove si possono lasciare commenti e sensazioni che verrà posizionato sul retro del pilone
La scultura realizzata da Cristina Costanzo

Il quinto in zona grazie all’intervento e all’impegno di Angelo Barile e al contributo degli appassionati di questo tipo di arte che hanno partecipato al crowfunding dello scorso inverno.

La scultura della Madonna è di Cristina Costanzo che racconta che: “fin da bambina ha nutrito una forte passione per l’arte che l’ha portata a comprendere che la scultura e la lavorazione dell’argilla fossero la sua strada.”

L’artista si presenta e racconta così le sue opere “Ho voluto chiamare le mie sculture “anime, poiché l’anima è la parte energetica e pensante, è l’essenza vera dell’uomo.
Nelle mie opere ho espresso il mio bisogno di dare forma a questo concetto astratto e di farlo non solo attraverso la scelta della materiale utilizzato, l’argilla (il materiale con cui Dio ha plasmato l’uomo), ma, soprattutto, attraverso lo sguardo dei volti che raffiguro. E’ lo sguardo che ci fa intuire l’essere di una persona ed è con lo sguardo che io conosco e mi faccio conoscere dall’altro, divento oggetto inerme e nudo, rivelo le mie fragilità o le mie insicurezze, faccio conoscere la natura della mia anima meglio di come la possa conoscere io stessa. Chi ci guarda negli occhi desidera dialogare e trovare un incontro con noi, con il nostro spirito. Le mie figure vogliono toccare emotivamente lo spettatore e sbloccare meccanismi in apparenza arrugginiti. Esse raccontano il mio vissuto, ma anche quello di chi le osserva, perché chiunque in quello sguardo trovi parte di sé.”

Sicuramente Cristina Costanzo è riuscita a raggiungere il suo obiettivo, tra i partecipanti all’inaugurazione molti gli occhi inumiditi per l’emozione.

Presente all’inaugurazione del nuovo pilone, anche il maestro Edoardo Di Mauro vicedirettore dell’Accademia Albertina di Torino e presidente del MAU Museo d’Arte Urbana Torino, che ha ribadito l’entusiasmo per l’iniziativa sottolineando che il MAU è vicino a questo tipo di sensibilità.

Ha concluso il suo breve intervento per ringraziare Angelo e Cristina.

Da segnalare anche la presenza della Flarmonica Devesina che ha reso questa giornata ancora più festosa con la loro musica.

Anche questo pilone ha un codice QR per la colonna sonora ideata da Luigi Bairo.

Allora che aspettate? Se non avete avuto la possibilità di partecipare all’inaugurazione di oggi, non perdete l’occasione per visitare il bellissimo pilone nel bosco dei Pich, sarà un’occasione per stare un po con voi stessi.

di Cinzia Somma

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